Lo strumento più utilizzato nella vita di tutti i giorni sono le nostre mani, perciò è bene proteggerle, ed è quindi di fondamentale importanza sapere quali sono le tipologie di guanto più adatte alla protezione delle mani a seconda della mansione che viene svolta su base giornaliera. È importante che la distinzione per l’utilizzo sia chiara in quanto nel caso venissero utilizzati guanti non specifici si potrebbero incorrere in rischi che potrebbero portare a situazioni più o meno gravi per la nostra salute.
In questo articolo troverete le indicazioni necessarie per scegliere il guanto più adatto alla vostra attività.
I 5 rischi
Prima di scegliere un guanto è bene conoscerete tipologie di rischio in cui si potrebbe incorrere, i quali sono suddivisi in 5 categorie:
– Meccanico : come ad esempio urti o schiacciamenti involontari;
– Termico : esposizione a temperature estremamente alte o basse oppure forti sbalzi di temperatura;
– Elettrico: comporta il contatto con la corrente elettrica che nel caso la mano non fosse protetta potrebbe portare a folgorazioni o elettrocuzioni;
– Chimico: contatto con elementi infiammabili, corrosivi, agenti tossici o qualsiasi elemento che sia generalmente classificabile come tossico o nocivo per il nostro organismo;
– Biologico: contrarre infezioni causate da batteri, parassiti virus o allergie causate da muffe e polveri.
Una volta appurato il tipo di rischio si può passare alla scelta del guanto adatto, prima però è necessario imparare a distinguere le loro funzionalità ed è possibile farlo controllando i simboli presenti sul dorso.
I Pittogrammi sono obbligatori per legge e sono dei veri e propri codici.
Quali sono le normative a cui far riferimento?
In materia di Guanti come dispositivi di sicurezza individuale vi sono molte norme che regolano l’argomento al fine di poter fornire indicazioni specifiche circa: utilizzo, materiali, dettagli, ambito di utilizzo, vediamo però quali sono e come si dividono:
- UNI EN 420: requisiti generali su guanti per l’ antinfortunistica e metodi per verificare il coretto funzionamento degli stessi;
- UNI EN 374: guanti da lavoro contro rischi chimici e microorganismi;
- UNI EN 381: guanti protettivi per l’utilizzo di seghe a catena comandate a mano ;
- UNI EN 388: guanti da lavoro contro rischi meccanici ( tagli, urti, abrasioni, ecc) ;
- UNI EN 407: guanti contro rischi termici ;
- UNI EN 421: guanti per lavoro contro le radiazioni ionizzanti;
- UNI EN 511: guanti di protezione contro il freddo;
- UNI EN 1149: guanti proteggi braccia e indumenti di protezione;
- UNI EN 12477: guanti da lavoro per saldatura;
- UNI EN 60903: guanti da lavoro isolanti per lavori sotto tensione.
Ulteriori requisiti che caratterizzano un buon guanto
Chiaramente essendo dispositivi che nella maggior parte dei casi vengono indossati per molte ore durante l’arco della giornata è bene che oltre a soddisfare i requisiti base come certificazione e attinenza all’ambito di utilizzo, riescano a soddisfare anche dei requisiti ulteriori al fine di non recare possibili danni al nostro corpo mentre cerchiamo di proteggerlo.
Perciò ad esempio è fondamentale che i guanti da lavoro siano anallergici in modo tale da rendere confortevole l’utilizzo anche per periodi prolungati. Nel caso doveste effettivamente utilizzarli per diverse ore è bene che siano anche traspiranti onde evitare possibili irritazioni date dal sudore o secchezza della pelle, dermatiti, ecc.
È importante quindi che tutti i guanti antinfortunistica rispondano ad elevati standard qualitativi e di conseguenza siano:
- facilmente indossabili e confortevoli grazie alla taglia corretta e al comfort che il guanto risece a mantenere anche per periodi prolungati di tempo;
- Certificati in base ai parametri imposti dalle norme europee;
- Pulibili, a meno che non si tratti di guanti usa e getta è bene che almeno la superfici del guanto esterna sia pulibile facilmente;
- Flessibili ed elastici per agevolare i movimenti
- Anallergici per non causare danni alla cute.
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