Il capo è sempre esposto ad altissimi rischi nella vita di tutti i giorni, ancora di più questo rischio si presenta nei luoghi di lavoro dove si potrebbe incorrere in traumi dovuti alla caduta di materiali , come può accadere nei cantieri, i quali potrebbero essere lievi, come qualche piccolo ematoma, fino ad essere mortali, per questo è importante proteggerlo al meglio. 

In quali tipi di rischio si può incorrere sul luogo di lavoro? Vediamoli :

LE TIPOLOGIE DI RISCHIO

Chiaramente prima di procedere con la scelta del DPI è necessario individuare l’entità e la tipologia del rischio al quale si è esposti. 

I vari tipi di incidente possono essere:

  • di origine MECCANICA pertanto tutto ciò che riguarda la proiezione di frammenti o la caduta di materiale dall’alto, come indicato nell’introduzione, danni di questo tipo potrebbero essere leggeri e causare quindi semplici ematomi come potrebbero essere traumi di grave entità ed essere quindi fatali;
  • Di origine CHIMICA, per chi lavora a contatto con agenti chimici ed è esposto a possibili spruzzi o colate;
  • Di origine TERMICA, per chi ad esempio ricopre un ruolo che lo porta al contatto ravvicinato con fonti di calore e fiamme, in questo caso si potrebbe incorrere in ustioni del capo di vario grado;
  • Di origine ELETTRICA, per chi si occupa di elettricità potrebbero verificarsi contatti tra elementi in tensione sia fissi che in movimento , i quali danni potrebbero estendersi da una breve perdita di coscienza a conseguenze mortali. 

Questi sono i principali fattori di rischio ai quali è esposto il capo e una volta che il rischio viene individuato il responsabile dovrà consegnare il DPI  all’utilizzatore e quest’ultimo dovrà inoltre firmare un modulo nel quale viene attestato che la protezione è effettivamente stata fornita. 

QUALI SONO LE NORME CHE REGOLANO LE TIPOLOGIE DEL COPRICAPO E QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE PER ESSERE A NORMA DI LEGGE

LE NORME

Come qualsiasi dispositivo di protezione individuale anche gli elmetti protettivi e il loro utilizzo sono regolamentati attraverso delle norme, nello specifico sono 4:

– NORMA EN 397

Questa norma viene riservata per i caschi antinfortunistica generici, serve a regolare la resistenza che un copricapo offre contro gli urti, penetrazioni e infiammabilità. Inoltre indica che le aggiunte (quali ad esempio il cinturino) devono offrire la stessa protezione.

– NORMA EN 14052

Questa riguarda gli elementi che offrono un alto grado di protezione ed è legata in particolare modo all’ambiente industriale, chiaramente in questo caso il cinturino, nella norma sopra citato come aggiunta, è invece obbligatorio. 

– NORMA EN 812

Questa norma regola i parametri relativi agli elmetti antiurto, che anche in questo caso devono essere in grado di proteggere da urto e penetrazione da parte di corpi estranei, qui inoltre possiamo trovare specificati i requisiti che il cinturino sottogola deve adempiere. Infine si può incontrare alcune indicazioni sulle caratteristiche facoltative come il possibile contrasto con basse temperature , fiamme o elettricità

– NORMA EN 50365

Infine questa norma è destinata agli elmetti protettivi per lavori elettrica a bassa tensione che per questo motivo sono isolati. La protezione offerta per un’esposizione di breve durata dai 440 volt AC fino ad espandersi ad un massimo di 1000 volt DC. 

I COLORI E LE LORO ATTRIBUZIONI

Qui non siamo in presenza di vere e proprie regole e norme ma di abitudini nell’utilizzo e attribuzione di significato ai diversi colori degli elmetti.

  • ROSSO: viene solitamente utilizzato nell’edilizia ad chi ricopre cariche delicate com il capo cantiere, gruista o coloro che gestiscono situazioni d’emergenza in determinati momenti;
  • GIALLO: è il più comune che si può trovare in qualsiasi cantiere e solitamente ha lo scopo di indicare qualsiasi operatore che non ricopra una carica particolare;
  • BIANCO: questo colore solitamente viene utilizzato da chi svolge un ruolo ausiliario come architetti o ingegneri;
  • GRIGIO: viene utilizzato da tecnici impiantistici, elettricisti o idraulici o in genere persone che non si trovano regolarmente sul luogo di lavoro;
  • BLU quest’ultimo va ad indicare il ruolo di coordinatore per la sicurezza, il quale solitamente interviene nelle fasi di progettazione ed esecuzione.

Oltre al colore è necessario tenere conto della marcatura che deve essere apposta all’elmetto in modo tale che sia sempre visibile , la quale deve comprendere diverse informazioni quali :

  • tipologia dell’elmetto;
  • La norma;
  • Nome o marchio di identificazione del fabbricante;
  • Anno e trimestre di fabbricazione;
  • Indicazione del materiale che costituisce la calotta ;
  • Taglia.

Infine, come visto nei precedenti articoli, essendo parte dell’unione europea è necessario, che sia indicata la MARCATURA CE, come per qualsiasi altro DPI in vendita sul mercato, al fine di comprovare la sua validità.

LA MANUTENZIONE

Quando si parla di elementi e protezione del capo è bene specificare che una delle parti più importanti, oltre all’indossare la protezione, è la manutenzione del dispositivo al fine di mantenerlo a norma e performante il più possibile per avere maggiore protezione. 

E’ bene quindi come prima cosa mantenere pulito l’elemento da sporcizia di qualsiasi tipo, che sia terra o qualsiasi altra sostanza, in modo tale che mantenga la sua integrità e sia eventualmente visibili parti danneggiate del DPI. 

Lo step successivo è controllare periodicamente che l’elmetto non sia rotto, ammaccato, graffiato perchè piccoli danni potrebbero portare una minore protezione e ad una rottura precoce.

Infine il copricapo non deve presentare angoli sporgenti e fornire al lavoratore una buona e salda aderenza al capo ed essere confortevole in quanto prima di tutto è necessario considerare il comfort di chi lo deve utilizzare ed indossare per diverse ore. 

Una volta osservate tutte queste norme ed indicazioni si può procedere con la scelta dell’elmetto migliore per il vostro team. 

Il team di Tecnos sarà al vostro servizio per una consulenza sul modello più adatto alle vostre esigenze grazie alla propria esperienza nel settore, se non sai da dove partire puoi intanto sbirciare nel nostro catalogo!