Il senso della vista è possibile esclusivamente attraverso gli occhi, i quali ci permettono di valutare rischi e proteggerci , ma anche di poter ammirare ciò che questo mondo ha da offrirci di meraviglioso.

Per far si che tutto questo non venga di meno è bene proteggerli al meglio con le dovute precauzioni e dispositivi studiati appositamente per la tutela degli stessi. 

Ma cosa fare quando non è possibile proteggerli o la protezione fallisce nel suo obbiettivo?

A tal proposito come fonte d’aiuto immediato sono stati creati i kit lavaocchi d’emergenza  e le stazioni lavaocchi , chiaramente il nome di per sé fa intuire il loro scopo e utilizzo ma ne esistono di diverse tipologie per diversi luoghi di lavoro. 

COSA SONO I KIT LAVAOCCHI E LE STAZIONI LAVAOCCHI

I kit lavaocchi d’emergenza sono apparecchiature realizzate per generare un getto d’acqua immediato di un volume sufficiente a garantire un primo intervento di pulizia e i soccorso per la parte che è stata esposta a sostanza danese, nocive, a fonti i calore troppo elevate e così via. 

Molto più semplicemente si potrebbe definire come un aiuto immediato prima che il personale medico possa intervenire e applicare le giuste cure sulla parte danneggiata. 

Questi dispositivi sono creati per essere posizionati in luoghi spaziosi e facilmente accessibili , prossimi agli ambienti che potrebbero risultare pericolosi.

Importante è che questa categoria di dispositivi non venga installata in luoghi prossimi ad impianti elettrici o sorgenti di energia elettrica.

LE TIPOLOGIE E LE VARIE CARATTERISTICHE 

LE TIPOLOGIE 

Essendo dispositivi che devono creare un getto d’acqua dispongono di un soffione e assomigliano d’aspetto ad una comune doccia.

Dato il bisogno di acqua corrente per il loro funzionamento è necessario che questi siano collegati ad un allacciamento idrico e possono avere diversi tipi di installazione: 

  • a parete 
  • Collegati ad un banco
  • A pavimento

Quando il rischio invece si presenta in luoghi di lavoro come cantieri o zone di pericolo mobili è bene attrezzarsi con stazioni di lavaggio oculare portatili di dimensioni minori e pratiche all’uso ( o di docente mobili). 

Chiaramente, come stabilito nelle norme per la sicurezza dei lavoratori, sarà obbligo del datore di lavoro procurare dei dispositivi adatti alla protezione degli occhi e metterli a disposizione dei dipendenti , come anche occuparsi dell’installazione e manutenzione, facendo affidamento a tecnici esperti e qualificati.

LE CARATTERISTICHE 

Tutti i dispositivi sopra elencati generalmente sono realizzati in materiale plastico anticorrosivo per quanto riguarda la vaschetta lavaocchi o il soffione doccia, in modo tale che questi possano essere collocati in qualsiasi ambiente. Esistono poi modelli anche in acciaio inox e ottone. 

Gli accordi e le tubature solitamente sono in materiale metallico, acciaio zincato e ottone. 

I RISCHI PRINCIPALI NEI QUALI SI PUO’ INCORRERE 

Quando si parla di danni e/ o lesioni all’apparato oculare, s’intende di sostanze esterne che entrano in contatto con l’occhio, le sostanze in questione possono essere suddivise in tre principali categorie: 

  • SOSTANZE ORGANICHE: solitamente queste creano rischi e danni di tipo infettivo ( per esempio urine, sangue e altri liquidi biologici di vario genere) 
  • SOSTANZE CHIMICHE/ INORGANICHE : per questo caso la maggior parte dei danni si ricollega ad una lesione tessutale dell’organo ( un’esempio di sostanza chimica può essere rappresentata da qualsiasi tipologia di acido, mentre per quanto riguarda le sostanze inorganiche s’intende materia solida come terriccio, schegge di ferro, polvere, detriti e così via ) 

Nel momento in cui uno Diu questi incidenti si verifica si andrà ad utilizzare il dispositivo di pronto soccorso per mediare la situazione fino all’arrivo dei medici che procederanno con le cure necessarie del caso.

LE NORME IN VIGORE CHE REGOLANO LA CASISTICA E I DISPOSITIVI NELLO SPECIFICO

 Nel caso di questi dispositivi e del loro utilizzo la legge ha disposto alcune norme alle quali fare riferimento.

Nello specifico l’argomento viene trattato con precisione nelle norme UNI 9608/93 UNI EN 15154-1/07 rispettivamente approvate e in uso dal 2006 e 2009.

Queste norme vengono suddivise in quattro parti in modo tale da rispondere accuratamente ad ogni casistica:

  • Regolamentazione sulle docce d’emergenza con allacciamento all’acqua
  • Regolamentazione sulle stazioni lavaocchi con allacciamento dell’acqua 
  • Regolamentazione sulle docce d’emergenza portatili 
  • Regolamentazioni sulle stazioni lavaocchi portatili 

Infine essendo presenti sul mercato diverse tipologie di lavaocchi d’emergenza è sempre bene affidarsi al consiglio di un esperto per prendere la decisione finale su quale prodotto acquistare per la propria attività. Lasciati quindi consigliare  sul dispositivo più adatto alle tue esigenze dai nostri esperti in materia. 


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